16/10

I nostri striscioni si stagliavano su un quadro autunnale dai contorni vaghi, dai bordi indefiniti. Li srotolavamo sorprendendoci della reazione degli altri, da sinistra a destra di ogni ingresso. Al numero 32, al 36, al 38. Attendemmo l’ondata delle nove. Dio era morto, ci dicevamo. La volontà del nulla, il nichilismo del mercato, aveva prevalso….

La città dei metamori

Strati di sipari e buchi neri e pozzanghere d’inchiostro mi intorbidiscono l’umor acqueo dell’occhio. Me ne sto raggomitolato nel mio letto mentre sotto le mie palpebre se ne stanno rannicchiati i due globi oculari: in un mattino come tanti vorrebbero dormire. Ma uno sprazzo di luce si fa largo sull’autostrada dell’atmosfera, entra da una finestra…