Quella volta che mi cascarono dalle tasche i resti di un fazzoletto #aneddotidallasvezia n. 2

Quando vivevo a Majorna, nella prima periferia di Göteborg, mi trovavo quasi nel giardino di casa, in pieno giorno, in una zona tranquilla e residenziale. Passeggiavo piuttosto velocemente, diretto verso il portone di casa quando, per puro caso, i resti di un fazzoletto di carta mi sono cascati da una tasca. Mi sono immediatamente fermato per raccoglierli. Ma ecco che, spaventata a morte dal mio gesto improvviso e inaspettato, come se avesse visto un fantasma o un animale feroce, sento l’urlo di una signora svedese che camminava alle mie spalle, a pochi metri da me e che persino quando comprende la situazione (e cioè che mi ero fermato per raccogliere un fazzoletto e dalle mie tasche non erano uscite bombe a mano o un coltello per rapinarla) continua a guardarmi torvo e a tremare come una foglia.

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