La monodanza degli alberi e delle chiome

Gli alberi spogli sono uomini calvi

e quelle altre chiome ciuffi di dame

ormai fuori moda come la poesia svuotata

da quegli alberi spogli

che muovono passi di danza buffa e beffarda sulla piazza

del mercato del cuore.

E le tengono strette e legate a un altare di spine

sotto i passi di un ballo meschino e tradizionale

le dame dai ciuffi di chiome gli alberi spogli,

le tengono infilzate nei rami, in balia dei folati di venti

le dame ormai d’altri tempi, gli alberi spogli e i loro inverni

affinché amare resti quel ballo, affinché succube dei loro scempi

ogni dama diventi.

Ma se solo sapeste quante flebili volte

mi sono fermato e frenato dal tempo

ho indugiato.

Di attraversare quel parco dal già collaudato respiro

di rimanere in quel limbo, di non reincasare mai più,

ho sperato.

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