Guida pratica per Parigi (e i parigini)
Libertà, egalitè, fraternitè. Non sono proprio principi validi anche nei confronti dei turisti (nonostante il giro d’affari che questi portino, praticamente tutta l’economia si basa su di loro). I parigini, un po’ come gli abitanti di molte capitali d’altronde, sono tendenzialmente superiori, hanno una marcia in più, si sa…sì, una marcia in più di superbia, come me d’altronde eh, ma io non escludo nessuno, loro sì.
Se vi interessa visitare Parigi andateci: le metro funzionano alla grande, ma se volete suicidarvi non potete perché, a differenza di Roma, oltre ad avere stazioni linde e pulitissime le ha piene di vetrate e i binari sono dunque inaccessibili se non per entrare nei convogli che vi possono portare alla stazione principale (Gare De Lyon) oppure alla loro ”Villa Borghese”(Bercy Park) che a differenza di Villa Borghese ha qualche artista e qualche anziano in monopattino in più.
Se vi interessa l’arte è senza dubbio la vostra città: una buona parte della popolazione attiva è giovane e lavora o studia in ambito artistico o culturale e i parchi sono costellati di disegnatori/disegnatrici, pittori/pittrici…per non parlare dei musei.
Il Louvre è imperdibile (e non per la Gioconda, ci sono quadri ben più impegnativi) e l’ingresso costa poco e per i minori di 25 anni che abitano nell’UE è gratuito. Ma non fatevi fregare alla fila: c’è quella principale all’uscita della piramide, ma ci sono degli ingressi secondari che permettono di saltare quella e fare soltanto quella alla cassa (la quale non dura mai più di venti minuti, in generale tutte le file non durano troppo, sono ben organizzati).
Se vi interessa lo shopping vi consiglio gli Champs-Elysèes (per gli italofoni puristi: ”Viale dei Campi Elisi”), ma se più verosimilmente non vi interessa far guadagnare questa gente vi consiglio una bella passeggiata lungo la sottovalutata Senna. Le rive sono piene di bellezze solitarie e non, coppiette e triadi, vino e spasso quasi sempre tutto sommato composto. E poi…nonostante l’ineffabilità della visione…è gratis. Ah, per la cronaca: c’è anche una spiaggia con sabbia artificiale che forse ai meridionali farà un po’ ridere, ma è figa tutto sommato.
Se il vostro obiettivo è conoscere gente andateci piano: come preannunciato all’inizio dell’articolo la diffidenza è prassi comune, ma se venite in contatto con gente originaria di altre parti della Francia o con altri turisti (e ce ne sono tanti, di tutti i Paesi del mondo, soprattutto giapponesi e americani) avete molte possibilità in più.
Se invece volete i parigini e basta per farci una figura ottima vi consiglio di imparare il francese (molti si ostinano a parlarlo, nonostante voi gli rispondiate in inglese). E di disimparare tutte le ”italian manners” (no baci, no abbracci, niente doppio bacio sulla guancia! Anche se vi siete simpatici e state parlando da due ore…lì funziona così).
Se poi sono loro a compiere il primo passo, come mi è accaduto l’ultimo giorno al parco del Louvrè con una ragazza che mi ha dato confidenza inaspettata, okay, in tal caso potete stare al loro gioco.
Ah…Disneyland è una grossa cagata e non ne vale affatto la pena spendere 75 euro a persona+15 euro di metropolitana extraurbana per raggiungerla. Non chiedetemi perché. Certe attrazioni sono veri e propri capolavori ingegneristici, come quella di Star Wars o quella di Pinocchio, ma a mio avviso non ne vale la pena, certo sempre meglio di Gardaland.
Ultima info per musicisti: suonare in giro è liberamente permesso, tranne che in alcuni posti particolari (come la spiaggia artificiale della Senna e la metropolitana).
Il cibo: frutta e verdura hanno prezzi proibitivi, ma in compenso sono molto diffusi e piuttosto economici diversi tipi di succhi di frutta e puree. I formaggi (per i non vegani) sono economici e di buona qualità e le baguette costano 80 centesimi. Tofu e burger veg si trovano facilmente e costano poco meno che in Italia, tutto il resto ha prezzi esorbitanti (come la frutta) (Caffè dai 2,50 ai 4 euro; 1 preservativo 2 euro; 1 cocktail nei locali notturni 5-17 euro; metropolitana 1,70, poco a giudicare da come funziona bene)