Baustelle, il corvo joe…Musica con le palle
E nell’epoca di Marco Carta, Vasco Rossi, Valerio Scanu, Pierdavide Carone e Co ecco uno spiraglio di luce e CULTURA..
Nello specifico stiamo parlando de ”Il corvo Joe”, brano dei Baustelle ( uno dei pochi gruppi ”impegnati e colti”
rimasti nell’arcipelago musicale italiano). La canzone è tratta dall’album ”La Malavita”, uscito nel 2005.
Il pezzo racconta la storia di un animale(un cane) adottato da dei barboni.
Si può notare in modo piuttosto evidente l’influenza di grandi cantautori del passato 😉
(Importante: per quanto riguarda il mondo dei cantautori…purtroppo oggi i cantautori ”colti” sono pochissimi (Guccini, Battiato…e qualcun’altro.), prima cantautore era quasi automaticamente
sintomo di ”canzone impegnata”).
Perchè musica con le palle?
Oggi nessuno più ha il coraggio di raccontare storie, specialmente queste storie. Nella musica italiana attuale la stragrande maggioranza delle canzoni parlano di amore(Nel senso piu’ scontato e banale del termine), di concetti astratti sentiti e risentiti espressi con parole banali..ecc.
Chi parla più di emarginati, ribelli, rivoluzionari, barboni, depressi, politica, dubbi esistenziali, storia, arte, filosofia ??? Solo chi ha le palle!
Oserei dire che ”Il Corvo Joe” mi sembra quasi una canzone inseribile nell’album ”Non al denaro, non all’amore, nè al cielo” di Fabrizio De Andrè.
Baustelle a dosi
”I Baustelle sono un gruppo musicale indie-rock italiano nato nel 1994 a Montepulciano in provincia di Siena.
Nata come band di studenti universitari, dopo una lunga serie di demo, nel 2000 riesce ad autoprodurre il primo album, Sussidiario illustrato della giovinezza: il disco, co-prodotto dalla band insieme ad Amerigo Verardi, suscita grande curiosità e apprezzamenti fra pubblico ed addetti ai lavori per la contemporanea presenza di molteplici stili musicali: dalla canzone d’autore francese e italiana all’elettronica, passando per la new wave, le colonne sonore degli anni sessanta/settanta fino alla bossa nova. ”
Il loro ultimo album è molto interessante, si intitola ”I mistici dell’occidente”(2010). Nell’omonima canzone dell’album è presente anche una sorta di ”Omaggio musicale” all’immortale Fabrizio De Andrè, un maestro molto amato anche dal leader del gruppo ”Francesco Bianconi”.