L’esperimento mediatico del Silvio Santo Subito

Silvio Berlusconi è stato il nostro salvatore e merita più di chiunque altro italiano negli ultimi secoli di storia una beatificazione ufficiale da parte della nostra Santa Madre Chiesa. Il nostro comitato nasce per questo e con questo sogno preghiamo e adoriamo il Signore auspicando che la Sua verità e la Sua luce raggiungano i vertici della nostra amata Chiesa.

È un passo delle motivazioni che animano il sito di “Berlusconi beato“. Seguivano nomi di avvocati e semplici cittadini, codici Iban dove privati e aziende potevano fare donazioni per sostenere la causa. Tutto finto, ovviamente. Una provocazione nata da Massimo Scialò, imprenditore musicale e docente in un master di comunicazione e marketing della Sapienza. “Era una scommessa con i miei studenti: volete vedere che la gente ci casca?” ci dice al telefono da Parigi. Gli è bastato promuovere il sito su Facebook e il passaparola ha fatto il resto.

In meno di due giorni il sito ha avuto oltre 30 mila visite e lui ha dovuto rispondere a centinaia di mail: “C’era gente che mi ha scritto per dire che i conti correnti erano incompleti, che doveva esserci un errore e se potevo dar loro quelli giusti”. Insomma, apparentemente qualcuno pronto a metter mano al portafoglio. E poi svariate richieste di interviste. “L’idea mi è venuta” spiega Scialò “quando qualcuno, sul serio, aveva pensato di organizzare un comitato per candidarlo al Nobel. Quando si parla di quest’uomo non c’è limite alla credulità”. E infatti…

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