Attivista climatica licenziata da un ente pubblico – il governo svedese criticato dalle Nazioni Unite

La storia che segue è stata riportata e seguita da diverse testate svedesi, tra cui Dagens Nyheter, SVT, Fokus e Flamman.

Anna (nome di fantasia) aveva un impiego presso l’Agenzia per l’Energia (Energimyndigheten) e partecipava allo stesso tempo a manifestazioni con il gruppo di attivisti per il clima Rebelmammorna (”mamme ribelli”). Quando la testata Fokus ha portato alla luce questa situazione, Anna si è trovata di punto in bianco senza lavoro. Per questa ragione sia l’Energimyndigheten che il governo svedese sono stati oggetto di critica da parte delle Nazioni Unite. ”Considerando la crisi climatica in corso, sono seriamente preoccupato dal fatto che il governo abbia considerato la partecipazione di una impiegata statale a proteste ambientali pacifiche come una minaccia alla sicurezza nazionale”, scrive il relatore speciale delle Nazioni Unite Michel Forst in una lettera al governo. Egli esprime ”profonda preoccupazione” per le azioni del ministro della difesa civile Carl Oskar Bohlin, sostenendo che la dipendente sia stata vittima di ”punizioni, persecuzioni e molestie”. Intervistata da Dagens Nyheter (il più grande quotidiano svedese) Anna dichiara: ”è stato un sollievo leggere della critica di Michel Forst. Sono stata vittima di qualcosa di completamente assurdo”.

Fonte: Flamman, n. 41 (17/10/2024), p. 6.


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